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Come conoscere la classe ambientale della propria auto

13 Novembre 2023

Ogni veicolo, dalle normali automobili ai mezzi commerciali, è valutato in base alle emissioni nocive che emette durante la marcia, su tutte l’anidride carbonica (CO2), il particolato (PM) e gli ossidi di azoto (NOx). Tale valutazione serve a limitare la circolazione delle vetture altamente inquinanti, specie all’interno dei centri urbani. Un’auto inquinante, oltre ad essere sottoposta a limitazioni sulla circolazione, è soggetta al rischio di pagare sia un bollo maggiorato, sia l’Ecotassa. Per conoscere la classe ambientale del proprio veicolo è sufficiente consultare la carta di circolazione oppure visitare Il portale dell’Automobilista: entrati nel sito occorrerà specificare la tipologia di mezzo e inserire la targa.

Quali sono le classi ambientali sottoposte a vincoli?

Le classi ambientali dell’automobile sono espresse dalla dicitura Euro e da un numero. Un numero più alto corrisponde a una minore produzione di sostanze inquinanti. Al momento sono previste sette diverse classi di merito, da Euro 0 a Euro 6. Le maggiori restrizioni sono a carico delle vetture più datate. A tal proposito, se intendi acquistare un veicolo usato, affidati ad Auto System: l’esperto staff ti consiglierà il mezzo più adatto alle tue esigenze, naturalmente omologato con una classe ambientale auto libera da vincoli.

Ecco quali sono le classi ambientali attualmente sottoposte a limitazioni.

  • Euro 0: In questa categoria rientrano i veicoli immatricolati in data antecedente al 31 dicembre 1992. Si tratta di mezzi molto inquinanti, poiché non adottano alcun sistema di filtraggio degli scarichi. La circolazione dei veicoli Euro 0 è vietata in diversi centri storici
  • Euro 1: Nella categoria in questione sono compresi i veicoli immatricolati a partire dal 1° gennaio 1993, che sono provvisti di marmitte catalitiche o di alimentazione a iniezione per quanto riguarda i diesel. Esistono diverse automobili Euro 1 immatricolate in data antecedente, in quanto dotate di sistemi antinquinamento.
  • Euro 2: I veicoli contrassegnati con la classe ambientale Euro 2 sono quelli immatricolati a partire dal 1° gennaio 1997. Dal punto di vista tecnologico, i mezzi Euro 2 non presentano alcun tipo di innovazione: l’unica differenza è rappresentata da una piccola riduzione riguardo le emissioni di CO2.
  • Euro 3: Della classe Euro 3 fanno parte le vetture immatricolate dopo il 1° gennaio 2001. L’introduzione più significativa in tema ambientale è il sistema EOBD, che segnala attraverso una spia i problemi a carico dei dispositivi di filtraggio dei gas di scarico, permettendo al possessore del mezzo di procedere tempestivamente alla riparazione.
  • Euro 4: Sono omologate con la dicitura Euro 4 le auto immatricolate dopo il 1° gennaio 2006. Le differenze rispetto alla classe ambientale precedente sono rappresentate dalla riduzione di emissioni di CO2. Si tratta di una categoria che raramente viene sottoposta a limitazioni sulla circolazione.

Quali sono le classi ambientali senza restrizioni?

Allo stato attuale le classi non sottoposte a restrizioni riguardo la circolazione sono quelle contrassegnate con le diciture Euro 5 ed Euro 6. I mezzi Euro 5 sono quelli immatricolati dal 1° gennaio 2011: seppur le tecnologie con cui sono stati costruiti non sono più rispondenti agli standard di produzione attuali, i veicoli Euro 5 possono circolare liberamente. Le auto immatricolate dopo il 1° gennaio 2015 sono omologate come Euro 6, standard che permetterà ai possessori di circolare ancora per numerosi anni, grazie alla presenza di innovativi sistemi antinquinamento come la tecnologia SCR. Di questa categoria fanno parte anche le auto ibride e quelle elettriche. Nel 2025 debutterà la classe Euro 7, che avrà margini di tolleranza ancora più bassi.